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Celeste era il mare

imageCeleste era il Mare è un romanzo breve edito dalla Casa Editrice Rizzoli per la collana digitale YOUFEEL e uscito il 30 ottobre 2014. La collana prevede quattro mood: emozionante, ironico, romantico ed erotico, e questo romanzo fa parte della prima categoria. E’ ambientato in Sicilia, più in particolare nella splendida e selvaggia Riserva dello Zingaro, e racconta la tormentata storia d’amore tra Celeste e Francesco.

Sinossi

Celeste sta per realizzare il suo sogno: un servizio fotografico per la rivista di viaggi per cui lavora. L’entusiasmo che la porta in Sicilia non è però sufficiente a scacciare i dolorosi ricordi, legati ai luoghi in cui è cresciuta, e che a un nome che torna dal passato: Francesco.
Rivederlo è una sorpresa e un tormento. Mentre lui sembra felice di riabbracciarla, lei vorrebbe solo sparire. Sono passati quindici anni dal loro ultimo incontro, molte cose sono cambiate nella vita di entrambi, ma l’attrazione che provavano allora non si è affatto affievolita. Dopo giorni trascorsi a rincorrersi e a sfuggirsi, segreti svelati e paure affrontate, quando distanze e incomprensioni sembrano dissolversi all’orizzonte, succede qualcosa che ancora una volta sembra ostacolare il loro amore. Proprio come allora… Una grande storia di sentimenti sotto il sole della Sicilia, dove il rosso della terra si mescola con l’azzurro del mare confondendo la ragione e il cuore.
Un romanzo intenso ed emozionante, la storia di un primo amore destinato a durare per sempre.

Incipit

Dal momento in cui il pilota aveva annunciato, con voce gracchiante, che stavano per iniziare le manovre di atterraggio, Celeste aveva incollato il naso all’oblò per osservare il blu scintillante del mare sempre più vicino. Le era mancata la Sicilia, la terra dov’era nata e in cui non tornava da quasi quindici anni. Fino a qualche ora prima l’eccitazione era stata il sentimento dominante.
            La rivista di viaggi per la quale lavorava le aveva finalmente offerto l’opportunità di realizzare un servizio fotografico nella Riserva dello Zingaro. Erano anni che cercava di affermarsi come fotografa, ma le erano sempre stati rifilati ruoli più umili, e soprattutto stanziali. Era consapevole di dover superare una dura gavetta, ecco perché non si era mai abbandonata allo sconforto, ma questa opportunità l’aveva sorpresa ed emozionata.     Quando il pomeriggio precedente il suo capo, Saverio Tassi detto il Mastino, si era presentato davanti alla sua scrivania latrando «Prendi i tuoi stracci! Servizio fotografico allo Zingaro! », Celeste l’aveva guardato come se fosse impazzito.
            «Be’, non hai capito?» aveva proseguito lui davanti al suo silenzio.
            «Devo andare in Sicilia?»
«Conosci un’altra Riserva dello Zingaro?» Non sarebbe stato corretto dire che la sua espressione lo faceva assomigliare davvero a un mastino, ma gli occhietti assassini e la bocca grande e carnosa che finiva dritta nel doppio mento rendevano benissimo l’idea.
«Dovrò scattare delle foto?»
«Secondo te?…» Tassi aveva appoggiato le mani alla scrivania avvicinando il viso a quello della ragazza.«Non te lo ripeterò due volte!»
Celeste era indietreggiata cercando senza successo di evitare di essere schizzata dalla saliva dell’uomo ma,quando aveva realizzato la portata di quello che le aveva detto, la gioia aveva superato il disgusto. Era scattata in piedi afferrando zaino e macchina fotografica e si era precipitata fuori dall’ufficio.
Adesso che solo pochi chilometri la separavano dalla sua terra, una spiacevole sensazione di disagio si stava facendo strada nel suo stomaco, offuscando l’entusiasmo che l’aveva fatta arrivare lì in meno di ventiquattro ore da quando il Mastino si era presentato davanti alla sua scrivania.

Recensione

Un romanzo breve, poco più di cento pagine, ma ricco di immagini e di sentimenti. Ci si sente avvolti da questa bella storia, che Sabrina Grementieri adagia sul nostro cuore come una stoffa leggera e preziosa.

Usciamo confortati dalla lettura: per la vicenda, certo, e per i personaggi, ma anche per quella scrittura pulita, essenziale, che ti cattura e non ti lascia più andare.

I protagonisti arrivano all’incontro con tutta la reticenza e la paura che nascono da sentimenti a lungo repressi, volutamente dimenticati, ma ingombranti e dolorosi. Sono trascorsi quindici anni. E sembra ieri. Non aspettatevi una fiaba dolce e rassicurante, quella che Sabrina Grementieri ha scritto per noi è una storia che ci appare da subito “vera”, autentica. Potremmo essere noi a viverla.

Sullo sfondo, co-protagonista fin dalle prime righe, una Sicilia meravigliosa, che l’autrice descrive in alcune delle pagine più belle del libro. Rossa questa terra amata, celeste il mare, ma anche il nome della protagonista. Celeste il colore degli occhi di Francesco. Colori, suoni, profumi. Tutto ci regala Sabrina con parole che sembrano pennellate d’amore su un quadro.

Arrivo tardi a questo romanzo, alcuni mesi dopo la pubblicazione per Rizzoli YouFeel e me ne rammarico. Avrei potuto leggerlo quelle due-tre volte che merita.

http://babetteleggepervoi.blogspot.it/2015/01/celeste-era-il-mare-di-sabrina.html