Italia 1847: Donata rimane sola al mondo dopo la morte del nonno ed è costretta a lasciare Genova per raggiungere la sorella a Torino, con la quale aveva interrotto i rapporti molto tempo prima. Qui conosce Manlio Corradi, un nobile per il quale prova subito grande attrazione. Ma gli ideali di libertà e giustizia mazziniani con i quali è stata cresciuta la portano a mettersi presto nei guai.
La storia è avvincente, ti tiene con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. I personaggi mi sono piaciuti molto: coraggiosi, forti e anticonformisti, a volte anche troppo ostinati nel loro desiderio di indipendenza e autonomia. Ancora complimenti a Maria Masella, bravissima scrittrice e donna in gamba. Ora devo leggere anche i suoi noir.