Il canto del cuore – Macrina Mirti

images (2)“Gualdoscuro, 569 d.C. La marcia di conquista dell’esercito longobardo ha derubato la giovane Domiziana, figlia di un nobile latino, di tutto ciò che amava. L’unica persona che le sia rimasta accanto è il capo dei “bellatores” di suo padre, il goto Neherem, che darebbe la vita per proteggerla. Ma forse per Domiziana lui rappresenta un pericolo maggiore di quelli da cui cerca di difenderla…”

Da lettrice infaticabile quale sono sempre stata, devo ammettere che l’avvento del digitale mi sottopone a tentazioni continue, alle quali difficilmente riesco a resistere. Ma di questo sono molto felice, perché posso leggere cose che altrimenti non avrei mai acquistato, avvicinarmi ad autrici/autori ai quali probabilmente non avrei dato alcuna chance. E questa sarebbe stata una grave perdita.

Grazie anche alla tanto agognata pausa delle vacanze pasquali, sto leggendo tantissimo, e l’ultimo è stato questo racconto di Macrina Mirti. Mi piacciono gli storici, e questo è ambientato nel 569 d.C. Ma soprattutto mi piace quando riesco a sentire i personaggi, l’odore della paura, della passione, della natura ancora selvaggia. Domiziana e Neherem sono due bei personaggi. Lui soprattutto, ma non perché io abbia un particolare  debole per il maschio Alpha, quanto perché lei mi sembra un po’ troppo “sciocchina”. Ma probabilmente la brevità del racconto non permette un approfondimento dei personaggi.

Iniziare un nuovo cammino ci spaventa, ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso rimanere fermi. Cit.