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Editing: l’arte di perfezionare il testo.

Si è concluso con grande successo il terzo evento della rassegna DONNE DI CARATTERE organizzata dal polo emiliano-romagnolo di EWWA a Imola. Questa volta si parlava di editing, un passaggio fondamentale nel percorso di scrittura, durante il quale occhi esperti e obiettivi perfezionano il testo. Relatori di tutto rispetto ci hanno illuminati sul perché è importante fare l’editing e, nel laboratorio pomeridiano, ci hanno mostrato alcune regole da rispettare e gli errori più grossolani da evitare.

Valentina Rossi, editor Sperling & Kupfer, ed Eugenio Saguatti, editor free-lance, moderati dal giornalista Paolo Bernardi, hanno dato il via alle danze parlando dell’importanza del ruolo dell’editor e del delicato rapporto tra questi e l’autore.

Entrambi sono stati concordi nel sostenere che il rapporto tra editor e autore deve essere improntato sulla fiducia. Per quanto esperto e razionale possa essere uno scrittore, il suo testo è per lui quasi un figlio e, in quanto tale, è sempre difficile accettarne i difetti. L’editor, dice Valentina Rossi, è come una buona amica che non ha paura di dirti quando sbagli. E’ un ruolo scomodo, per questo la fiducia è fondamentale. Ma altrettanto importante è affidare il proprio lavoro a un occhio esterno fresco, distaccato, che sia in grado di fare critiche costruttive.

Alla domanda su quali debbano essere le qualità che deve avere un editor e un autore per gestire bene questo rapporto, la caratteristica principale è l’umiltà. L’autore deve sapere accettare i consigli, e l’editor deve “entrare” nella storia in punta di piedi, senza snaturare il testo ma riconoscendo e valorizzando lo stile dell’autore. Un’altra caratteristica importante è la comprensione e la capacità di scendere a compromessi.

La differenza tra un editor free-lance e uno dipendente da una casa editrice è che il primo può ricevere testi di tutti i generi, che magari non piacciono, ma sui quali deve comunque provare a lavorare. Eugenio Saguatti ha spiegato che, quando viene contattato, si fa inviare alcune cartelle del manoscritto, lo legge e apporta le modifiche necessarie e lo rimanda all’autore, che decide se il lavoro lo soddisfa o meno. Valentina Rossi, invece, lavora su un testo già scelto, in linea con quanto pubblica la casa editrice.

Siccome il timore di tanti autori è che l’editing possa stravolgere il loro lavoro, Paolo Bernardi ha chiesto agli editor quanto un libro rimane dell’autore dopo l’editing. Entrambi hanno ribadito che l’editor non snatura i testi. Per quanto riguarda Valentina Rossi, nel momento in cui il testo viene acquisito dalla casa editrice è perché va già bene, va solo perfezionato. Eugenio Saguatti aggiunge che, non solo l’editor non snatura i testi, ma non si sostituisce nemmeno all’autore, altrimenti quest’ultimo non avrebbe la possibilità di imparare. Dunque l’editor si deve adattare alle caratteristiche forti del testo che ha di fronte, segnalare i problemi e spingere l’autore a comprenderli e a modificarli personalmente.

Si è parlato anche di Self-Publishing, strumento molto caro a tanti autori, e di quanto anche nel caso si decida di pubblicarsi da soli, sia importante fare editare i propri manoscritti. E’ molto difficile emergere da soli nel mare immenso del Self-Publishing e un consiglio da parte di entrambi i relatori è stato quello di consultare una agenzia letteraria la quale, non solo offre servizi di editing, ma aiuta l’autore a preparare un lavoro curato in tutti i suoi aspetti e a promuoverlo dopo la pubblicazione.

Nel pomeriggio si è passati dalla teoria alla pratica. Eugenio Saguatti e Angela Catrani, editor della casa editrice Bacchilega, avevano lavorato su 18 testi inviati in precedenza da alcuni partecipanti e ci hanno mostrato quali sono gli errori più comuni, le debolezze e le forze dei testi. Prima di entrare nel vivo del laboratorio, Eugenio Saguatti ha spiegato perché è importante editare un testo. Lo scrittore ha una precisa responsabilità verso il lettore, che nel momento in cui ti legge ti sta dedicando tempo e attenzione. Saguatti l’ha definita la responsabilità del cantastorie. Il testo deve essere pubblicato al meglio delle proprie potenzialità, ed è questo il traguardo che l’editing ti aiuta a raggiungere.

Saguatti ci ha ricordato che la tastiera è un’arma. E’ pericolosa e può fare male, ma può anche salvare. E soprattutto bisogna premere il grilletto quando siamo sicuri di avere individuato il bersaglio: mai metafora fu più azzeccata.

A metà pomeriggio ci ha raggiunti anche Beniamino Sidoti, scrittore, giornalista ed editor, che è intervenuto portandoci la propria esperienza e i propri consigli. Il tempo è volato, tra domande, confronti e risate. I partecipanti erano attenti e coinvolti e i relatori ottimi professionisti e, soprattutto, persone umili: non poteva che essere una splendida giornata.

Desidero ringraziare, ancora una volta e pubblicamente Valentina Rossi, Eugenio Saguatti, Angela Catrani, Paolo Bernardi e Beniamno Sidoti che con estrema disponibilità e professionalità hanno portato la loro preziosa esperienza alla nostra attenzione. Ringrazio il Comune di Imola, nelle vesti dell’Assessore alla Cultura Elisabetta Marchetti, che ha creduto nel nostro progetto sin dall’inizio. La Biblioteca di Imola e i Musei di San Domenico. La cooperativa giornalisti Corso Bacchilega e Legacoop e la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola. Senza il loro contributo questo bellissimo progetto non avrebbe visto la luce.

Il Polo romagnolo di EWWA si concede una breve pausa, ma vi aspetta a ottobre e novembre con altri due eventi della rassegna Donne di Carattere. Stay tuned!