IN ATTESA DELL’ALBA – Roberto Giordano

download (2)Ciao a tutti!

In attesa della sorpresa che sto preparandovi  per l’autunno, proseguono le mie letture. Complici le vacanze, sto leggendo moltissimo, molto di più di quanto vorrei scrivere!

Ad ogni modo, veniamo al libro “In attesa dell’alba” di Roberto Giordano.

Quando l’ho acquistato mi aveva incuriosito la trama: cosa poteva succedere se, come da molti pronosticato, l’essere umano riuscisse a creare una situazione (in questo caso un Virus) in grado di portare alla rapida fine della società civile finora conosciuta?

Premetto che non è esattamente il mio genere. Ma devo ammettere che, fino oltre la metà, mi ha molto coinvolto. Una buona dose di horror e suspance mi ha tenuto incollata alle pagine, incuriosita soprattutto di vedere fin dove si sarebbe spinta la fantasia dell’autore.  Purtroppo, ad un certo punto, è comparsa la noia: il tema che penso l’autore abbia voluto trattare è interessante, ma a un certo punto ho avuto l’impressione di guardare film tipo Rambo: supereroi che possono tutto, anche contro uomini con poteri illimitati, addirittura con la capacità di leggere nel pensiero!

L’ho letto fino in fondo, naturalmente. Prima di tutto perché sono molto curiosa, e volevo vedere come terminava. E poi perché difficilmente lascio un libro a metà!

Ma devo ammettere che l’unico sentimento che mi ha lasciato è il desiderio di dire a Davide, il protagonista principale, di PIANTARLA di fare lo SPACCONE!

5 commenti su “IN ATTESA DELL’ALBA – Roberto Giordano”

  1. Buongiorno Sabrina,
    vengo innanzitutto a complimentarmi per l’ottimo lavoro che ha svolto nella costruzione di un blog che mira alla valorizzazione degli autori italiani, spesso nell’ombra a causa dei cliché parossistici che li “confina” in un limbo di pregiudizi…
    Detto questo, vengo a commentare il Suo articolo: sono stato il primo lettore di In Attesa dell’Alba; tale precisazione troverà la sua naturale spiegazione nella firma, al termine dello scritto.
    Non voglio assolutamente a contestarLe la “noia” riscontrata durante la lettura del (lungo) romanzo, anche se devo ammettere che tale sensazione sembra non essere mai trapelata fra centinaia di recensioni positive e favorevoli di altri lettori (tra l’altro il libro è diventato un caso letterario, dati gli oltre 13000 download nell’arco di un mese): è sempre possibile.
    Mi permetto però di “insinuare” che, secondo me, Lei non ha letto il libro nella sua integrità…
    Vengo anche a motivarLe la certezza appena esposta in tre punti, riferendomi essenzialmente alle Sue parole:
    1-Non c’è, in 652 pagine, un solo episodio di combattimenti “stile Rambo”.
    2-La capacità di “leggere il pensiero” dei cosiddetti “supereroi” è tra le minime descritte: se avesse proseguito nella lettura si sarebbe resa conto che non si trattava di “superpoteri” ma di Evoluzione collettiva che avrebbe portato a un preciso finale.
    3-Il fatto che Lei abbia voluto SPECIFICARE di aver letto tutto il libro e di non averlo lasciato a metà, mi lascia presupporre che, invece, sia vero l’esatto contrario, fermandosi cioè PROPRIO A META’… Altrimenti non si spiegherebbe che l’unico “sentimento” che le abbia lasciato sia di dire a Davide, il protagonista, di “smetterla di fare lo spaccone”… Difatti, Davide ha “smesso di farlo”.

    Inoltre, In Attesa dell’Alba, si presta come una saga e a Novembre uscirà il secondo capitolo.
    A tal proposito vengo a invitarLa a proseguire nella lettura e, nel caso in cui mi sbagliassi relativamente all’idea che non abbia terminato il primo, mi piacerebbe che continuasse nella Sua recensione; che però, dovrà essere completa nell’integrità dell’opera in questione.
    Credo che saranno quattro libri…
    Infatti credo che sia giusto esprimersi a riguardo solo quando tutto sarà “compiuto”.
    RingraziandoLa di cuore per il tempo che mi ha dedicato vengo ad augurarLe il meglio nella Sua carriera di autrice e curatrice di questo bellissimo blog.

    Con stima,

    Roberto Giordano

    1. Buongiorno Signor Roberto.
      Mi fa piacere che si sia preso il tempo di leggere la mia opinione sul suo romanzo.
      Mi dispiacciono le sue insinuazioni: io ho letto tutto il libro, non mi piace mentire e non lo farei di certo sul mio blog. Piuttosto preferisco tacere. Sicuramente può affermare che non ho capito il senso del libro, non ho ben interpretato le sue intenzioni, o qualsiasi altra cosa. Non mi sono mai reputata una critica letteraria, ho semplicemente espresso delle sensazioni.
      Visto il successo della sua opera, le auguro che anche le altre ne abbiano altrettanto.
      Ciononostante, io non darei per scontato che 13000 copie di venduto escludano l’esistenza di non estimatori.
      Come ho scritto, non è un genere di cui ho approfondita conoscenza, dunque posso aver certamente sbagliato nell’interpretazione della trama.
      Ma da qui a dire che non posso di certo averlo letto tutto …
      Buon lavoro.
      Cordiali saluti
      Sabrina Grementieri

      1. Gentilissima Sabrina,
        Ho specificato, comunque, che potevo sbagliarmi e so perfettamente che l’indice di gradimento possa non essere identico per tutti (sarebbe assurdo e inconcepibile!); tant’è vero che Lei non è stata la sola ad esprimere un giudizio da “pollice abbassato” e la cosa, al di là della statistica nettamente a favore, è di per sé gratificante per il sottoscritto: come recita l’antico adagio, “ne parlino bene, ne parlino male, ma l’importante è che ne parlino”…
        Ecco perché sono venuto a ringraziarLa.
        Mi piacerebbe tuttavia, dato l’alto contenuto culturale del Suo blog, che Lei potesse proseguire nella lettura della Saga, anche se il Suo giudizio, alla fine, dovesse mantenere la “linea negativa”.
        A meno che, bene inteso, il genere affrontato e le tematiche trattate, risultino particolarmente avverse alle letture in cui abitualmente Si cimenta (come già chiaramente mi ha spiegato).
        In tal caso incasserò il “colpo” anche se l’opera non è stata esaminata (o criticata, pure se non in ambito prettamente artistico) in toto.
        Mi congedo rinnovandoLe gli auguri per la Sua attività.
        Un grande in bocca al lupo!

        Cordiali Saluti a Lei
        Roberto Giordano
        Roberto Giordano

        .

  2. Come autore mi permetto di esprimere la mia opinione. Pur non essendo mai diventato una caso letterario, dato che il mio genere è “di nicchia” e fuori moda, mi rendo conto che è possibile, fosse anche solo per una questione numerica, trovare qualcuno a cui non si piace. Ci sono persone che non amano Wilbur Smith o Stephen King. Per cui il fatto di trovare qualcuno cui non piaccia il proprio libro è da mettere in preventivo PRIMA di iniziare a scrivere una qualsiasi cosa. Che poi non si piaccia a causa del genere o di altri motivi è ininfluente. Resta il fatto che una opinione negativa da qualcuno è inevitabile.

    Cordialmente
    Andrea Leonelli

  3. Francamente, da quanto ho letto nell’opinione di Sabrina Grementieri, non vi è nulla che faccia propendere verso una recensione, bensì, come lei stessa ha sottolineato, ha semplicemente espresso un proprio gradimento verso l’opera. Dunque non comprendo il motivo nel volerla accusare, se Flavia Vento dovesse denunciarmi per tutte le volte in cui ho scritto e detto che è un’analfabeta e che il suo libro non ha alcun valore come contenuto culturale, a quest’ora dovrei vivere in tribunale. E, a voler bene analizzare l’opinione espressa, non si può certo dire che sia così negativa, tant’è che, per gli amanti del genere, potrebbe risultare essere addirittura uno sprone per volerlo leggere.

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