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La Bottega delle parole danzanti intervista Noccioli di Ciliegie

Ho sempre amato avere una vita intensa, piena di cose da fare e posti dove andare. Ultimamente però temo di essere inciampata lungo il percorso e essermi fatta travolgere dagli eventi, tanto che mi sento sempre tramortita, in ritardo e con il dubbio perenne di avere dimenticato qualcosa e trascurato qualcos’altro. Ho sempre dato il meglio di me sotto tensione, ma forse devo rivedere alcune cose. Sarà l’età, oppure gli impegni sono davvero triplicati, fatto sta che non rendo più come vorrei.

Per fortuna c’è ancora qualcuno che coccola le mie creature letterarie, e così ecco una nuova intervista al mio secondo romanzo NOCCIOLI DI CILIEGIE. Ringrazio le ragazze della Bottega delle parole danzanti che sono davvero in gamba e vi lascio alla lettura!

Sabrina Grementieri ci racconta il suo libro “Noccioli di ciliegie”

Noccioli_di_ciliegieUna storia un po’ in stile americano, ambientata tra le suggestive montagne del Tirolo, dove certezze e incertezze si mescolano tra i due personaggi. L’uno svelerà all’altro se stesso come nessuno dei due si è visto mai. Un amore non facile, travagliato, ma vittorioso. Una storia che sa di ciliegie, piccolo elemento fondamentale di questa storia che da il titolo al romanzo.

Da cosa nasce questo romanzo, qual è stata l’idea che poi ha partorito tutte queste pagine?

Il motivo che mi spinge a scrivere, questo come gli altri miei romanzi e racconti, è quello di trasmettere speranza e positività. Io per carattere vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, e nonostante le avversità che fanno parte della vita di tutti, cerco sempre di tirare fuori il meglio. Mi piace parlare di personaggi combattuti, con passati magari difficili che hanno tolto loro la speranza. E non potrei fare a meno del lieto fine! 
Per quanto riguarda Noccioli di Ciliegie, amo molto le montagne in cui è ambientato. Da lì a voler scrivere una storia in quel contesto il passo è stato breve. Non ci sono riferimenti a persone o esperienze reali, i personaggi sono frutto della mia fantasia.

L’amore è la colonna portante di questo libro, il filo che in qualche modo unisce le vite dei protagonisti, un amore difficile, travagliato, ma vincente. Si crea una specie di armonia tutt’intorno, come se fosse Clarissa stessa a crearla. Qual è la particolarità di questa donna che tesse come una Penelope i fili di questo grande sentimento?

Clarissa è una donna in apparenza fragile e debole. Succube prima dei desideri della famiglia e poi di quelli di un uomo, sembra non abbia mai preso la propria vita in mano. Entrambe sono dipendenze difficili da sfuggire, e anche quando si crede di riuscire in realtà si è perseguitati dalle insicurezze e dai sensi di colpa. Ciononostante Clarissa ha compiuto scelte importanti per se stessa, per esempio il lavoro che ama. Ma le faccende di cuore sono tutt’altra cosa, e sebbene abbia incontrato finalmente un uomo che sembra giusto per lei, il cammino per accettare ciò che le dice il cuore non sarà affatto semplice. Attraverso le pagine del libro spero di essere riuscita a trasmettere la forza di questa donna, mascherata da insicurezze e paure, ma comunque presente e determinante.

Nonostante le avversità incontrate, i due protagonisti arrivano a toccarsi il cuore, è a questo che anela il riferimento al titolo “Noccioli di ciliegie”?

Noccioli di ciliegie è un titolo che nasconde in effetti più significati. Se da una parte è un oggetto, appunto il sacchetto di noccioli, che rappresenta per me più che uno strumento per alleviare dolori e tensioni un simbolo di affetto e di attenzioni, dall’altra è proprio come dici tu. Ovvero rappresenta la forza e la tenacia del cuore, che rimane tale nonostante le avversità della vita.

Jason è un personaggio particolare, una specie di liaison tra Clarissa – la protagonista – e l’altro, l’ostacolo. Che cos’ha di particolare questo personaggio, che arriva come un fulmine a ciel sereno nella vita della protagonista?

Jason è un uomo travagliato e ostinato, che ha toccato il fondo dopo che un grave incidente ha stravolto la propria vita e le proprie certezze. Il suo cammino è esattamente l’inverso di quello di Clarissa. Lui era un giovane determinato, sicuro di sé, soddisfatto della propria vita che vede sbriciolare tutte le proprie sicurezze. Questa è per me la sua caratteristica: il fatto che, a dispetto di tante certezze, questa apparente forza non l’abbia aiutato nel momento più difficile. Alla fine lui è il personaggio più fragile, spaventato e timoroso.
Mai fermarsi alle apparenze!
Rossella Assanti