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Recensione al mio romanzo “Una seconda occasione” di Giovanna Albi

735100_423494977725262_537530318_nUn romanzo rosa dai sentimenti profondi che ti prendono l’anima è quello di Sabrina Grementieri: una storia di amore toccante che supera le barriere del tempo convenzionale e tutta una serie di ostacoli di una certa entità che rendono ancora più intrigante il tessuto narrativo.

Greta, giovane donna bellissima dal passato doloroso con significativi problemi relazionali con la famiglia di origine, ma dal carattere determinato, seppur molto dolce, coltiva una grande passione , diremmo un amore autentico, per i cavalli e sogna di poter realizzare un progetto di ippoterapia per il recupero e il superamento del disagio psico-esistenziale. Viene supportata nella realizzazione dal suo datore di lavoro Max,segretamente innamorato di lei. Ben presto sopraggiunge l’amore, dopo un lungo periodo di silenzio emotivo, nei riguardi di un londinese, Jan, attore famoso, per una casualità non proprio felice che scoprirete leggendo. Ebbene, il famoso attore ,dal passato burrascoso , si presenta al maneggio, dove Greta appassionatamente lavora, insieme al figlio Kevin ; desideroso di incontrare Greta , ma soprattutto di ricucire il rapporto col figlio , chiuso quasi autisticamente nel silenzio dopo la morte della madre, le cui responsabilità sembra attribuire al padre.

Fa da cornice la terra di Toscana , che già di per sé felice, viene descritta in molto poetico e anche lirico a tratti, nella sua imponente bellezza e diventa scenario della pratica terapeutica esercitata da Greta su Kevin e della turbolenta e appassionata vicenda amorosa che lega i due: Greta e Jan.

Molto accurata è la dimensione spazio-temporale che scandisce le giornate accompagnandoci in una terra che cambia odori, colori, dandoci una percezione di volta in volta diversa della natura e degli stati d’animo dei protagonisti della vicenda che si sviluppa su più livelli; mentre Kevin recupera il rapporto col padre si intesse la storia d’amore che fa piangere e gioire, ma i momenti di entusiasmante gioia sono di gran lunga superiori ai dubbi e alle sofferenze per i problemi da elaborare e superare.

Si capisce allora che non si tratta di un banale romanzo rosa stile Harmony, perché vi sono implicazioni di carattere psicologico-relazionale profondo a muovere la vicenda: il filo rosso della narrazione è proprio la relazione che lega il padre al figlio , il padre a Greta, Greta a Kevin. Questo ultimo aspetto direi che il punto di forza del romanzo, in cui, attraverso un procedimento dialogico, lineare, semplice, scorrevole, ma anche appassionato e passionale, emergono le strutture relazionali e psicologiche che caratterizzano e legano i personaggi.

Ognuno di essi ha una problematica, anche pesante, da risolvere e solo grazie al supporto collaborativo  i problemi vengono affrontati, facendo pace anzitutto con se stessi ; un romanzo anche di educazione sentimentale, con ravvedimenti e presa di coscienza che paiono essere illuminati da una presenza superiore, che, anche se non citata, sembra rafforzare la tempra dei personaggi, favorendone una positiva evoluzione.

Di mano in mano che la storia si dipana cambiano anche gli scenari paesaggistici ( con una fase  londinese più pumblea)favorendo l’empatia con l’interiorità dei personaggi, che si trasformano visibilmente sotto gli occhi del lettore, che non può che rallegrarsi per quanto sta avvenendo, con mutamenti  in sintonia con una natura ridente e solatìa con squarci suggestivi dall’alba al tramonto, al sopraggiungere della notte. Notti insonni, tormentate, e notti d’amore si intrecciano e si accavallano ribaltando o stabilizzando equilibri psichico-relazionali in fieri.Pur nel tormento, vince l’amore assoluto, quello che attraversa il cuore dei protagonisti e risolve le problematiche esistenziali, un amore che viene tratteggiato sempre con molta delicatezza e tenerezza, anche quando diventa rapporto sessuale.

Una ventata di ottimismo si gode in questo romanzo, una seconda chance a tutti i protagonisti che possono strutturare o ristrutturare le loro esistenze complesse entro ambienti esterni ed interni, accuratamente studiati.

Ecco allora che gli interni esprimono l’ordine o il disordine interiore dei protagonisti, ma il kòsmos vince sul kàos e le case ,spesso lussuose, diventano nido d’amore e di riconciliazione. Greta infatti femminilmente è la regina della casa ed ha una grande cura dell’aspetto ornamentale-architettonico degli ambienti, come d’altra parte è assolutamente principesca l’abitazione di Jan,cifra della sua potenza economica che alla fine diventa anche spirituale.Ecco perché sostengo che gli ambienti interni-esterni sono lo specchio dell’evoluzione dello spirito dei protagonisti stessi.

Una sorta di fiaba d’amore, sentimento che può coronarsi solo se ci sono degli ostacoli consistenti alla sua realizzazione.Un libro che consiglio a chi è interessato di psicologia della relazione, a chi vuole commuoversi , a chi piace vedere ottimisticamente il trionfo del Bene sul Male.

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