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Donne che scrivono…e non solo.

Affido di nuovo la parola al pubblico della quarta edizione di Donne che scrivono per raccontarci com’è stato trascorrere il pomeriggio in compagnia di quattro brave autrici e di una platea numerosa e interessata. Io sono troppo coinvolta ed entusiasta del successo per essere obiettiva, ma posso anticiparvi che stiamo già preparando la prossima edizione!

E così mi trovo a scrivere pure io. Quest’anno facevo parte del pubblico che ha partecipato alla quarta edizione di Donne che scrivono, senza alcuna incombenza che non quella di godermi la chiacchierata. L’incontro è stato talmente coinvolgente che, quando mi hanno chiesto di dire la mia, non ho potuto tirarmi indietro e ho accettato di condividere in pubblico il mio entusiasmo.

Anche quest’anno le autrici presenti erano quattro: Antonia Iolanda Cudil, che torna a Imola per la seconda volta, sempre brillante e divertente. Ledra, pseudonimo di Laura Castellani, simpaticissima ed eclettica ragazza veneta che spazia dai libri per bambini ai romanzi rosa. Eliana Enne, avvocato, ironica e vulcanica, che affascina il pubblico in sala con il breve racconto della sua mattina a spasso per la nostra città. Infine Rebecca Moro, avvocato, scrittrice, mamma e lettrice accanita ( ha un blog di recensioni molto seguito).

Sabrina Grementieri, che in questa occasione veste i panni della moderatrice, lascia che siano le protagoniste a raccontarsi: a dirci come nasce la loro passione, da dove tutto ha avuto inizio e dove la scrittura le sta portando.

Ledra sostiene di essere cresciuta a “pane e Liala”. Lasciata la professione di avvocato ora lavora all’Università e scrive romanzi rosa: nella sua serie Bacigalupi ci racconta le storie di sette fratelli affascinanti e carismatici che fanno sognare le lettrici. Ledra asseconda le sue molteplici personalità (tutte esuberanti e ironiche) con mille progetti, tra cui la narrativa per bambini: scrive infatti i testi di racconti illustrati, dove la scrittura, ci racconta, deve essere semplice senza mai sottovalutare l’intelligenza dei piccoli lettori. È una lettrice appassionata e si diletta anche in perle di saggezza (“Le perle di Ledra”, appunto) diffuse sul web e ora pronte per far parte di un vero saggio ironico.

Eliana Enne (Narcisi) utilizza la scrittura per raccontare le proprie emozioni e lo fa attraverso l’ironia. Ha iniziato con piccole sceneggiature e scrive di continuo. Si divide tra la professione di avvocato e l’attività di scrittrice (sia di romanzi che di articoli sulla rubrica “Pelo e Contropelo” del magazine Il Graffio). Si definisce una “molestatrice del treno”, perché attacca bottone con gli altri viaggiatori dopo il primo sguardo e riesce a farsi raccontare anche le cose più personali. È proprio un viaggio in treno la trama del suo romanzo “Dimmi che ore sono“.

Antonia, ci racconta che il suo esordio come scrittrice avviene dapprima con le filastrocche poi con un romanzo di fantascienza per ragazzi. In realtà lei ama spaziare tra i generi, trovandosi a suo agio tanto con i romanzi erotici, con i quali ha avuto molto successo, quanto con quelli storici (l’anno scorso ci ha presentato Gallica) e ci confida che ora vorrebbe mettersi alla prova con la narrativa. Antonia spiega che il filo conduttore di tutte le sue storie sono le donne, forti e coraggiose.

Rebecca Moro, anche lei avvocato, lettrice insaziabile, gestisce da anni un blog dove pubblica recensioni di libri (sognipensieriparole.com). Mi sono chiesta dove trovi il tempo per scrivere: la professione, tre figli, alcune centinaia di libri letti ogni anno. Ammette di avere cominciato a scrivere proprio per dare voce a quelle storie che non ha trovato. Il suo romanzo “Il principe degli sciacalli” è un epic fantasy dove al tradizionale eroe maschile si contrappongono forti figure femminili: due sorelle principesse che portano avanti il destino della propria famiglia.

Un altro genere dove ha voluto esprimersi e nel quale si è trovata a proprio agio, incontrando grande interesse di lettrici e lettori, è il gay romance, dando voce a quell’amore universale non certo riservato a coppie etero.

Prima di concedere spazio alle curiosità del pubblico, Sabrina sfida le quattro autrici chiedendo loro tre aggettivi che attribuirebbero al loro ultimo romanzo e un motivo perché il pubblico sia motivato a leggerlo.

Eliana, per non smentirsi, fra una battuta e una risata, ci convince che il suo “Tutta colpa di Ilaria” ci regalerà con tanta ironia la storia di una ragazza che riesce, con vari espedienti, a perseguire la strada delle proprie aspirazioni.

Antonia ci porta un altro episodio della sua serie erotica Six Senses, “Solo il tuo profumo“. Questa volta è la storia di Silvy, seducente selezionatrice di accompagnatori protagonisti della serie. Il romanzo, benché ultimo nato, si colloca temporalmente all’inizio della vicenda e può essere letto anche da solo.

Ledra, che avrebbe dovuto parlarci del suo romanzo “Sirena sotto copertura”, in realtà dirotta l’attenzione su “Il sorriso di strega Glorenza“, ricevendo consensi e applausi entusiasti. Si tratta di un coloring book per bambini che narra la storia di un personaggio alternativo, una strega bella e sorridente, che finirà per capire che ci sono posti giusti anche per chi si sente nel posto sbagliato.

Infine Rebecca Moro, dopo la storia di rinascita narrata ne “Il Principe degli sciacalli“, epic fantasy che prende il via da una sconfitta e narra le vicende di una famiglia che cerca di risollevarsi in un mondo dominato da bestie, incuriosisce le lettrici in sala con i gay romance che le hanno portato grandi soddisfazioni.

Il pomeriggio è letteralmente volato. Le autrici, tra le quali non possiamo dimenticare la nostra Sabrina Grementieri, si sono trattenute a chiacchierare, scrivere dediche e scattare le foto di rito. Per poi concludere la bella giornata con l’aperitivo offerto dai padroni di casa, il Centro Sociale La Tozzona.

Veronica Messora